Nei giardini e negli agrumeti di Pompei, il Sileno vaga, cantando. Con passo leggero e un sorriso pungente, muove le foglie degli aranci. I delicati fiori cadono ed emanano fresche note verdi.
Sono i luoghi dell'”otium” e della meditazione, dove il vecchio Sileno, ubriaco, esprime con la sua musica e i suoi canti le note ambrate dei suoi antichi viaggi nel Mediterraneo, riecheggiando le terre d’oriente attraverso il pepe di Sichuan e l’ylang ylang in un nostalgico accordo marino. Il mito si nutre di natura e la natura custodisce il mito, nei boschi, attraverso il profumo di fiori e frutti.
Il Sileno è un saggio, sprezzante dei beni terreni, considerato un veggente che rivela il futuro solo se forzato. Dai suoi racconti emergono al mattino boschi spiaggiati ricoperti di alghe e acqua salmastra.
Fantastiche storie di vita fatte di suoni, odori e sapori di vino spensierato che ispirano una persistente fragranza dai fondi di legni pregiati e dall’allegria del legno di cedro.
Note Olfattive: note agrumate, note verdi, ribes nero, fiori d’arancio, pepe di Sichuan, ylang ylang, accordo di macchia mediterranea, assoluta di alghe marine, radice di zenzero, legni pregiati, legno di cedro.